sabato 30 marzo 2013

Il brutto Anatroccolo prova a farsi Cigno

La colorazione Sunburst è sempre stata la mia preferita tra quelle disponibili per le Stratocaster. Veder apparire una Sunburst evoca all'istante i suoni di SRV con il suo potente playing. Per questa mia inclinazione non ho potuto evitare di soccorrere questo povero body Strat che giaceva abbandonato in un angolo del web:



E' un Fender originale Made in Mexico, caduto per sua sfortuna nelle mani di un macellaio qualunque che ha tentato delle modifiche con scarsa perizia, direi.




In luogo del ponte originale a 6 viti è stato montato un ponte a 2 piloni, lavoro fatto coi piedi dato che si intravvede il teflon fuoriuscire dai fori per tenere i pivot al loro posto.

Disponiamo il paziente sul tavolo operatorio




Decido chiaramente di intervenire, rimuovendo all'istante i 2 pivot e ripristinando i fori originali. Non ho le foto di questa operazione perchè è stata eseguita da un professionista nel suo laboratorio.


Il passo successivo, dato che il paziente giace a cuore aperto, è di eseguire la classica operazione di schermatura; uso la vernice alla grafite, più semplice e veloce da applicare rispetto ai fogli di rame o alluminio.

Fa molto carrozzeria !!!



La parte più rognosa del lavoro in realtà è quella di recuperare tutti i pezzi, dato che per mia regola utilizzo esclusivamente componentistica originale Fender.


Qui si vedono il jack plate ed il ponte già montati, mentre manca ancora l'elettronica.

Prove tecniche di assemblaggio

Se non piovesse sempre farei molto prima a verniciare...

Si vede che è il laboratorio di un hobbysta ?



Siamo a Marzo 2013 ed il tempo infame mi costringe a lunghe pause tra uno scorcio di sereno e l'altro, necessari per effettuare le operazioni di verniciatura della paletta e del manico. Niente di speciale, solo una cosa leggera.

Alla fine completo tutto e voilà, ecco il risultato finale:






sabato 23 marzo 2013

La Regina dell'Harem

Non ho mai pensato alle mie chitarre come ad una collezione, con la "C" maiuscola: le collezioni sono per i Collezionisti, gente che trova piacere nella contemplazione di oggetti "artistici" raccolti ed esposti in ambienti adatti allo scopo ed in genere molto riservati.

Le chitarre non sono nate per questo scopo, sono strumenti "vivi" che implorano di essere suonati, di entrare in comunione con il chitarrista per generare l'alchimia che si traduce nel fluire di un insieme di note che si fondono in una melodia.

E poi bisogna anche dire che tra gli strumenti in mio possesso alcuni sono di livello, altri invece sono solo di passaggio. E quindi la parola "Collezione" di nuovo mi pare che suonerebbe inutilmente pretenziosa.

Ecco perchè mi è sempre piaciuta l'idea dell'harem, anche per quel sottinteso neanche tanto vagamente erotico. Ognuna delle mie belle è qui per darmi un momento di piacere, ognuna potrebbe in ogni momento godere dello status di Favorita e subito dopo finire in disparte o tra le braccia di un altro (le chitarre si sa, sono più infedeli di una gitana).

Nell'harem da qualche giorno è arrivata quella che non ho esitato un solo istante a qualificare come la Regina:


E' una Fender Custom Shop '62 con body Mjt in 3 pezzi di frassino leggero, Made in USA, con il marchio stampato nella tasca di inserimento del manico; pesa circa 4 libbre, colorazione shell pink (un arancio che fa trasparire il rosa nelle parti reliccate).

Hardware ed elettronica Custom Shop '62, 3 pickup single coil con potenziometri e condensatori originali, sotto il battipenna se ne trova un secondo in alluminio appunto in stile '62. E' stata sostituita la selletta del Mi basso per agevolare la suonabilità, ma l'originale è naturalmente lì, pronto per essere ripristinato.




La custodia da sola è uno spettacolo, originale Fender in Black Tolex, a guardarla da chiusa non sai se aspettarti che dentro ci sia una Fender o un fucile da killer professionista!



Le foto non rendono giustizia al colore del body
E' stato un amore a prima nota, appena imbracciata questa bimba ha saputo trasmettere un calore, un'emozione, un trasporto che solo poche altre chitarre in precedenza hanno avvicinato. E per quanto io sia un modesto strimpellatore, anche i miei impacciati riff acquistano un colore ed una intensità tali da far sì che la passione e la fiamma ne escano rafforzate ed intensificate e la voglia di insistere e migliorare trovi nuova linfa e consistenza.

Una vista delle Kluson DeLuxe originali



Come accade spesso per conquistare il cuore di una bella donna, l'arrivo di questa bellissima Dama ha prosciugato le mie finanze. Ora inizia una lunga battaglia per non essere costretto ad interrompere l'idillio per cause di forza maggiore.



Mi pare che ci sia proprio tutto!