Per una serie di concause che qui sarebbe troppo lungo riepilogare mi ritrovo a dover vivisezionare una Stratocaster passando sotto la lente di ingrandimento ogni singola parte che la compone e mettendo in evidenza i dettagli o le discrepanze tra ciò che si trova sul tavolo operatorio e ciò che invece vi si dovrebbe trovare se fossimo in presenza di uno strumento originale Fender.
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Figura 1 |
La prima foto mostra ciò che mi si è parato davanti agli occhi non appena aperto l'imballo. Una rapida disamina e una veloce occhiata alla paletta ed al numero di serie sono stati sufficienti a far suonare numerosi campanellini di allarme nella mia testa ed a far affiorare veloce il ricordo di una recente discussione sul gruppo FB di Liuteria & Co.
La chitarra mi è stata descritta come assemblata intorno ad un manico Fender Highway. Non mi ricordo di Highway made in USA con il palettone, vedo una verniciatura pesantemente glossy dove mi aspetterei di trovare una finitura nitro molto leggera. Sulla parte anteriore noto immediatamente la nota stonata dell'abbassacorde dorato, totalmente fuori linea dal punto di vista estetico. Il logo è assai poco convincente, il profilo giallognolo mi sembra lontano dall'originale. Le meccaniche sono delle Schaller, il cantino è pure fuori posizione ma si sposta forzandolo con le dita (il che denuncia un foro allargato o malfatto).
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Figura 4 |
Il capotasto e la zona intorno al truss rod aggiungono interrogativi: il canale di accesso è mangiucchiato, a monte del capotasto è stato incollato un traversino in legno e vi sono segni ai lati del capotasto evidentemente lasciati da chi ha tolto il capotasto originalmente installato. Ho l'impressione che l'operazione abbia prodotto dei danni poi riparati nel modo che si vede in foto 4.
Termino l'analisi del manico rilevando che 1) la neckplate nera con guarnizione in gomma sottostante non è coerente,
e 2) che manca sul tacco del manico la classica etichetta che Fender pone sui propri manici con relative firme/timbri del controllo qualità. I fori per le viti sono grossolani. Insomma, per me questo ha elevatissime probabilità di non assomigliare ad un manico originale Fender Made in USA.
L'analisi del body è, se possibile, ancora più sconfortante. Dovrebbe trattarsi secondo il proprietario, di un body Made in Mexico. Per prima cosa tolgo il battipenna, un monostrato a 8 fori del tutto simile a quelli montati sulle Squier Affinity che mi fanno compagnia mentre scrivo;
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Figura 7 |
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Figura 8 |
Mi cadono letteralmente le braccia quando estraggo le viti usate per fissare il battipenna e visibili in figura 8. Sono lunghe quasi 3 volte le viti normali!!! Ma da dove arrivano?
La figura 7 invece mi permette di evidenziare che il pickup al manico è fissato nella parte sinistra rispetto all'asse di simmetria guardando verso la paletta, con una vite con testa a taglio, dettaglio orribile alla vista.
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Figura 9 |
Tolto il battipenna riscontro la mancanza dei consueti incavi di forma circolare che solitamente si trovano sui body Fender messicani all'altezza dei pickup manico/middle sulla spalla inferiore. Il vano elettronica appare schermato, ma non mi pare vi sia traccia del codice a barre (di solito M seguito da un numero) che dovrebbe invece essere presente.
Rimangono da esaminare elettronica e ponte.
- fine I parte -