lunedì 25 febbraio 2013

Stratocaster anni '80 dal Sol Levante

Per adesso posso solo dire questo: non è un amore?

Serial # E627937
E poi posso anche aggiungere un bel book fotografico, dato che è entrata a far parte della collezione in via ufficiale!


Con la luce del giorno l'acero della tastiera ha un colore più naturale, meno "giallo".


Ponte Fender, non Kahler!!!

Anche le meccaniche sono marchiate Fender Japan



This Guitar was made at the Fuji-gen Plant (for Fender Japan),
Japan in the Year(s): 1984 - 1987

sabato 23 febbraio 2013

Stratocaster Vintage 57 Reissue Sunburst

Probabilmente comincia a farsi sentire la voglia di primavera, nonostante le nevicate di questi giorni si avverte nell'aria una rinnovata energia ed il mio piccolo ed umile laboratorio sta attirando a sè le Fender-pulzelle come il miele attira le mosche.


Come spesso mi capita è il caso a determinare gli eventi, o il Fato se preferite. Insomma da ieri sto coccolando questa latina (Made in Mexico) che appena imbracciata mi ha subito confermato quello che da tempo ho assunto come Prima Legge della Chitarristica ignorante: quello che è stampigliato sulla paletta non conta niente, ci sono chitarre che suonano e chitarre nate di lunedi. Questa secondo me è una Strato che suona!

Serial # MZ 5132438 - Year 2005-2006
E' una Fender Stratocaster Reissue 57, ovvero uno esatta replica dei modelli Fender degli anni '50 pre-CBS, versione 2 color sunburst, manico in acero con inserto in noce per l'inserimento del truss-rod sul retro. La regolazione del truss-rod va effettuata dalla parte del body come di norma sulle Vintage. Il battipenna è un monostrato bianco (Ply white SSS), anch'esso fedele alla configurazione vintage.


Il body è in ontano, sembrerebbe un unico blocco.



Il ponte è un tremolo a 6 viti con sellette vintage marchiate Fender; mi sembra che tenga bene (ma io non faccio un uso esasperato della leva). Si leggono spesso sul web dei commenti sul fastidio che procurano alla mano le viti di regolazione mentre si esegue il palm muting ed in effetti... 


Il manico è chiaramente bolt-on con plate a 4 viti. Il profilo rimane a C sottile, come sulle prime Reissue. La tastiera a 21 tasti (sottili, vintage style) presenta un radius di 7,25" ed una scala 25,5". In realtà, poichè il manico è un unico blocco di acero, i tasti sono inseriti direttamente nel manico ("stabbed") senza che vi sia una tastiera vera e propria. Qualcuno sostiene che questo sia uno degli ingredienti per un "great tone".




La paletta è quella piccola con meccaniche Fender/Gotoh tipo Kluson ed un solo abbassacorde.





E' totalmente originale, non è stato sostituito nulla (per ora....!!!). Penso che non sia nemmeno stata suonata un gran che, dato che i tasti sono al 100% e non si avverte il minimo segno di usura.


Questa bellezza mi ha lasciato il giorno 01.03.2013

venerdì 22 febbraio 2013

1962 Stratocaster NOS: solo a pensarlo...

Oggi sono davvero al settimo cielo, finalmente nel mio harem è arrivato profumo di Chitarra con la F maiuscola!!!!

Da Catalina Blue a legno sverniciato e trattato a gommalacca e olio di Tung

Da qui parte il mio nuovo progetto Stratocaster, un bel body Fender Custom Shop 1962 NOS con tanto di certificato di autenticità in lettere dorate e stampate a sbalzo!!!


Serial # BP124

Ora mi serve tutto il resto (o quasi), a cominciare da una bella tastiera in Palissandro.




giovedì 21 febbraio 2013

Nome in codice: MZ 9460257

Da quando ho ripreso a torturare la chitarra, per una serie di coincidenze più o meno fortuite la mia strada ha incrociato a più riprese quella di uno strumento tra i più blasonati, vale a dire la Fender Stratocaster.


Me ne sono passate per le mani parecchie, in diverse configurazioni; nessun esemplare di fattura eclatante, per carità, ma pur sempre un numero ragguardevole. E per inciso, se un rimpianto rimane, è verso la prima in assoluto che ho accarezzato, una "bastardina" assemblata su un body sunburst probabilmente Squier Classic, ma carrozzata con un ponte Wilkinson eccezionale, pickup Texas Special e meccaniche Manne! Venduta per paura di non riuscire più a farlo se avessi perso l'occasione e tuttavia il suono e le sensazioni di quella Strato ancora sono nel mio cuore...


Il primo Amore non si "scorda" mai, alla lettera...

Da ieri è arrivata nel mio ormai nutrito arsenale una nuova Strat, una messicana bianca che per i prossimi giorni subirà il fingering molesto delle mie scarsamente dotate mani e che dovrà conquistarsi il diritto di permanenza anzichè essere lasciata libera di migrare verso altri lidi.

Anche bianca la Strato fa la sua figura
Le condizioni sono molto buone, i tasti sono praticamente al 100%, il body ha un paio di tacche dove la verniciatura è stata scalfita, ma non graffi brutti che offendono l'estetica. Direi anzi che l'effetto di leggera reliccatura dona a questa Stratocaster un tocco in più.

Effetto Relic sul battipenna e sulle manopole

Il ponte mi soddisfa, le ottave sono regolate abbastanza bene e l'accordatura tiene.



Insomma tutto è in ordine ed in regola, ora tiro fuori una tab che mi ero scaricato nei giorni scorsi (I'm Tore Down nella versione di Clapton) e via che si va.






Questa Strat ha lasciato la mia collezione a fine Febbraio 2013.

sabato 9 febbraio 2013

Il Ponte sul fiume Fujigen

Sorpresa, sorpresa, sventrando una Stratocaster mooolto vecchia è saltato fuori questo ponte a 6 viti che ad un esame appena più attento ha rivelato il suo lato più interessante: un bel marchio Fujigen impresso a chiare lettere a testimoniare provenienza (e quindi anche epoca) di questo componente con gli occhi a mandorla.

Sarei curioso di conoscerne il valore tra gli appassionati di vintage, ma tanto è destinato ad un nuovo progetto Stratocaster...



Fujigen e CBS Fender Corp. siglarono il loro primo accordo OEM nell'Aprile del  1982