sabato 20 dicembre 2014

Chinese Telecaster vs manifattura italiana

Mi sono reso conto da tempo che il mondo del chitarrismo spesso alimenta i suoi dibattiti contrapponendo posizioni ideologiche non sempre supportate dai fatti, insomma si sta a un pelo dai confronti tra tifosi di opposte squadre di calcio.

Spessissimo la prima domanda dell'interlocutore è "mi sai dire dove è stata prodotta?" a cui consegue una repentina caduta di interesse quando le risposta è "China". Ora, che la produzione cinese di chitarre, nella fattispecie Squier, non viaggi su livelli elevatissimi è cosa nota, ma sarebbe anche ora di capire che le Squier vengono prodotte in più fabbriche e che trattandosi di produzioni seriali ci sta sia l'esemplare venuto male che quello riuscito benino o bene; ci può essere la partita di legni scadenti, ma anche quella di legni buoni; e così via elencando per le varie componenti.

La stessa cosa vale, secondo me, anche in riferimento alla mano che procede all'assemblaggio. Ci sarà anche per il signor Lin Pin Chang il lunedi mattina in cui le corna gli vanno in corto, magari in un momento diverso gli verrà tutto bene.

Rimuginando questi pensieri di fronte ad un body Squier Telecaster Butterscotch Blonde (il colore che sulle Tele adoro insieme al giallo di quella di Robben Ford) ho pensato di verificare se applicando alla componentistica Squier un pò di sana manodopera italiana non si possa ottenere una chitarra sensibilmente migliore rispetto a ciò che arriva di serie dal lontano Oriente.

Tutti i componenti utilizzati per assemblare questa Telecaster sono rigorosamente originali, non provengono dallo stesso strumento e sono stati prelevati dalla mia cambusa personale dove li avevo collocati previa selezione basata sul fatto che si trattasse di materiale migliore rispetto alla media (nel caso dei legni per lo stato di conservazione o per la qualità o le venature ecc.; nel caso dell'elettronica per la bontà dei componenti, e così via).

Per prima cosa dunque via con la schermatura del vano elettronica (forse superflua su una Tele, ma a me piace vedere il vano rivestito con la vernice nera asciutta di un bel nero opaco spesso).


La control plate messa da parte e rispolverata per l'occasione è perfetta; al ponte monto un pickup Fender che in tutta sincerità non ricordo da dove arrivi. Si distingue perchè l'avvolgimento della bobina è protetto da un altro avvolgimento in filo nero cerato. 



Decido di rinunciare alle molle e lo monto su gommini di silicone, giusto per dare un tocco "customshoppeggiante".



Ora togliamo i residui dei collegamenti precedenti e saldiamo i nuovi

Al manico un lipstick Alnico 2. Dal magazzino tiro fuori un battipenna in colorazione mint green. Anche il pickguard ha il suo bravo isolamento, ottenuto con del banale foglio di alluminio per cucina. Ho cambiato l'attacco jack originale con uno dotato di placchetta interamente metallica (cromata), più robusto e resistente.

I ponti servono solo come zavorra per far aderire il foglio di alluminio, ho usato colla spray

Manico e meccaniche sono del tutto standard, decido di utilizzare una neckplate con la stampigliatura del 20 anniversario anche se non c'entra nulla, ma non sto facendo una replica.




Test elettronica, montaggio corde e strap pins e la chitarra è pronta e la mattinata di un sabato è volata via. Chi verrà a provarla emetterà la sentenza.



domenica 30 novembre 2014

Patton's Bullet Strat

Alzi la mano chi da ragazzino non ha giocato almeno una volta con i soldatini: battaglie cruentissime tra gli omini in scala congelati in pose a volte assurdamente comiche. Mi sono ricordato dei soldatini quando dalla cambusa è emerso un body stratocaster, credo di fabbricazione Vester, in onestissimo legno di tiglio (?), completamente riverniciato dal precedente proprietario di un bel verde oliva militare opaco. Insomma il colore dei carriarmati e delle jeep americane visti mille volte nei film sulla seconda Guerra Mondiale.


Le sensazioni erano positive, il body sembrava discretamente risonante, insomma mi sono deciso a provare a tirarci fuori una chitarrina decente. Per prima cosa operazioni di schermatura e prova del ponte, un ottimo Wilkinson VB gold finish, già sperimentato in altre occasioni e promosso a pieni voti (molto migliore dei ponti montati di serie sulle Bullet, ha le sellette roller ed un sistema di regolazione delle ottave tramite una brugola che permette anche di modificare leggermente la posizione della selletta rispetto all'asse della chitarra).


Tra i vari battipenna disponibili ne avevo uno originale Squier della giusta tonalità "cream", perfetta per intonarsi con il verdone del corpo, per sovrammercato decorata per così dire da un bell'alone di bianco rimasto in corrispondenza dell'adesivo Squier Affinity evidentemente rimosso eoni fa.


Rimaneva da scegliere l'elettronica. Anche qui, fortunatamente, le scorte non mancano: avevo da parte un set Squier Affinity "selezione", ben cablato e ordinato, che ho montato utilizzando dei gommini al posto delle tradizionali molle per i pickup,  come viene fatto sulle Stratocaster di categoria superiore.



Il manico è quello di una Bullet CY series. Meccaniche dorate in tinta con ponte e jack.


Ed ecco il risultato finale, chitarra montata e pronta per l'utilizzo!!!






La chitarra è in vendita ad una cifra largamente inferiore al centinaio di euro e per me li vale tutti...
Update: andata a Dicembre 2014


lunedì 3 novembre 2014

Fuck you, Kitty!

Apprendo che ricorrono i 40 anni dalla creazione di un "character" che nella mia percezione esiste e vive soltanto sopra le cartelle e gli astucci dei ragazzini. Siccome le ricorrenze vanno celebrate e poichè il destino ha portato nel mio arsenale ben 2 Squier Stratocaster* nella edizione dedicata al mostriciattolo, ecco il mio personale tributo: la "Fuck you, Kitty" Strat Custom Edition.



* Le chitarre erano di proprietà di una coppia di sorelle, ricevute in regalo credo che le abbiano prese in mano per guardarle e poi riposte a dormire

In tutta sincerità ammetto che l'idea è nata da una animazione visibile sul blog di Spinoza.it, i diritti sono loro, mi sono limitato a riproporre sulla chitarra un concetto alquanto esplicito...



E' stato assai divertente ed istruttivo fare qualche ricerca su quale potesse essere il modo migliore per riprodurre il sangue ed i relativi schizzi, ho fatto un brevissimo viaggio nel mondo degli effetti speciali cinematografici (è incredibile la quantità di video presenti sul Tubo che mostrano soluzioni diversissime e tutte a loro modo geniali), ho trovato ricette per risolvere il problema tra le mura domestiche, ho visitato siti dedicati al trucco teatrale. Davvero interessante.

Alla fine, stiamo pur sempre lavorando su uno strumento economico, ho risolto la questione con mezzucci banali. Per il body ho utilizzato della vernice spray.



Sul battipenna ho utilizzato gli UniPosca e dello smalto per unghie.






Un ritocchino anche alla paletta, ho voluto provare il sangue finto in vendita dal cinese all'angolo, ma il liquido non fa presa sul legno e ho dovuto desistere, limitandomi ad un richiamo cromatico con il corpo.



Insomma, una customizzazione piuttosto rapida nella parte esecutiva, completata con la sostituzione della manopola in plastica con un più aggressivo knob metallico. Ora resta da vedere se il tutto piacerà a qualche chitarrista con il senso dell'ironia e con un gusto post-punk.


lunedì 22 settembre 2014

La Telecaster col turbo - specifiche ed altro...

A me le Telecaster non avevano mai fatto impazzire. Ho fatto una specie di percorso di avvicinamento per gradi, cercando come sempre di capire come mai tanti amici la considerassero invece una gran chitarra. Studiando e provando qualcosa si è mosso, ma nessuna delle Telly che mi passavano per le mani riusciva a trasmettere davvero quel qualcosa in più (magari sono io che cerco nella Tele dei suoni che non sono i suoi). Insomma, alla fine, per farmela piacere ho messo mano all'utensileria e con la collaborazione del fido AndBad ecco che cosa è venuto fuori:

avevo nel mio arsenale una bella Squier Telecaster Classic Vibe (naturalmente Sunburst, il mio colore prediletto), acquisto fortunato perchè praticamente esente da segni sul corpo e sul manico ed allo stesso tempo già dotata di un minimo di patina frutto dello scorrere del tempo.

Ecco la Telly appena portata a casa


Facendo tesoro anche di precedenti lavori di customizzazione, la chitarra è stata completamente rivoluzionata. La prima e più semplice modifica è stata la sostituzione del ponte con una versione a 6 sellette al posto dei classici 3 barilotti. Non eravamo del tutto d'accordo, ma ho insistito per farla perchè continuo a preferire la possibilità di lavorare sull'ottavatura di ogni singola corda.



Sotto il cofano si trovano le modifiche veramente gustose e cicciotte. Al ponte è stato montato uno stacked humbucker noiseless, vale a dire un pickup single coil shape strutturato come 2 magneti sovrapposti uno sopra l'altro. Estetica apparentemente invariata, ma potenza assicurata!

Noiseless Humbucker Stacked AlNiCo V


Al manico come si vede dalle foto, un mini humbucker AlNiCo V alloggiato su un battipenna nero preso nuovo ad hoc (mi piaceva molto anche l'originale ma non lo potevo utilizzare a causa delle dimensioni del foro, lo tengo buono per un'altra occasione).


Si è dovuto scavare un pò per alloggiare tutto per bene!

Rimaneva da decidere il wiring, anche se da tempo io e Andrea parlavamo del mitico schema originale Fender con switch a 4 posizioni. E in questa direzione siamo andati, con l'aggiunta di un potenziometro push/pull per splittare le bobine degli humbucker. Il tutto condito con un condensatore paper-in-oil, valore dei pot 500k, montati sulla control plate originale.





Bene, il risultato finale eccolo qui:




E' una Telecaster che suona da matti, una tavolozza di suoni ricchissima, non voglio usare i soliti termini da recensione standard leggibile su qualsiasi rivista di settore. Metterò un video appena possibile, per me il risultato è davvero eccellente, tanto che il buon AndBad ha deciso di mettere in commercio la personalizzazione che ho descritto in questo post. Se mi avete letto e siete interessati potete contattarmi per prezzi e modalità di esecuzione del lavoro. Di seguito riporto le specifiche tecniche della componentistica utilizzata.


Caratteristiche tecniche:

Bridge Pickup : Noiseless stacked humbucker AlNiCo V rods 16,5 k ohm con coil splitting
Neck Pickup: Mini humbucker AlNiCo V hot rod series 6,5 K ohm
Battipenna: 1 ply 5 fori hot rod series
Wiring: switch 4 posizioni tele custom + push pull x coil splitting
Mini potenziometri Alpha 500k 

Condensatore carta olio da 0,068 uF

N.B. per chi ne fa richiesta la control plate viene fornita già cablata e completa di viti, switch e potenziometri, pronta per essere collegata al jack di ingresso.

domenica 14 settembre 2014

Telecaster Spare Parts

Dopo qualche anno passato a smanettare tra tastiere, meccaniche, corpi di chitarra e pickupperia varia, mi sono accorto di aver accumulato un discreto quantitativo di parti sfuse, viti, potenziometri eccetera, al punto che si è reso necessario un drastico riordino sia della zona di lavoro che dell'archivio digitale nel quale sono raccolte foto e descrizioni.

Ho numerosi annunci sui vari mercatini on-line che riguardano gli articoli di maggior "spessore", per così dire. Ho pensato di pubblicare alcuni post che fungano da catalogo continuativo anche per le parti che ho disponibili e che per valore unitario o per mancanza di spazi non sia possibile rendere visibili altrove.

Inizierò dal materiale per la Telecaster (i prezzi che indico non includono la spedizione):


Codice TPLT01 - prezzo € 7,00=

Control Plate cromata, adatta a modelli Telecaster, smontata da chitarra nuova alla quale è stata sostituita integralmente l'elettronica con altra pre-cablata. Sono incluse le viti per il montaggio sul corpo della chitarra.


Codice TCPLT01 - prezzo € 15,00=


Questa è una Control Plate completa smontata da chitarra nuova di tipo Telecaster per sostituzione integrale del wiring con altro pre-cablato.

Il kit include la control plate cromata, lo switch a 3 posizioni, i 2 potenziometri ed il cablaggio, oltre alle viti per il montaggio sul corpo della chitarra. Basta collegare ai pickup ed al jack ed il gioco è fatto. Si compra quello che si vede nella foto.

Al momento (10/09/2014) dispongo anche di una Control Plate usata smontata da una chitarra Squier Telecaster Affinity originale in condizioni pari al nuovo. Se interessati mando foto via whatsapp. Stessa configurazione descritta sopra (plate+switch+pot eccetera). Stesso prezzo.







PURE VINTAGE TELECASTER® ASHTRAY BRIDGE COVER - Gold #0027706000 - € 20,00=


Questa invece è una Bridge Cover originale dorata per ponte Fender Telecaster, in condizioni pari al nuovo e completa della confezione; appartiene ad una Telecaster del mio arsenale personale che mi è arrivata con tutte le parti metalliche dorate, montate su un bellissimo body Warmoth. Ho deciso di vendere tutto l'hardware dorato esclusivamente per un fatto estetico, personalmente preferisco le cromature.

Link al sito Fender: http://www.fender.com/guitar-bass-parts/vintage-knobs-covers/pure-vintage-telecaster-ashtray-bridge-cover-chrome/

Pubblicherò prossimamente anche le foto del ponte e della control plate versione Gold. Se qualcuno è interessato mi contatti per foto di dettaglio.


- to be continued -  

giovedì 11 settembre 2014

Estate 2014, tante chitarrine...

Azz, siamo già a Settembre, dell'estate non si è vista traccia e mi sono accorto che non sto pubblicando nulla da un bel pò. Siccome di lavori e di chitarre invece ce ne sono stati parecchi urge recuperare il tempo perduto. Ecco allora una carrellata di bellezze alle quali mi sono dedicato nei mesi (presunti) estivi:


IBANEZ JEM Ricky Portera Replica (lavoro per il Mus)

Abbastanza fedele all'originale, no?



SQUIER Affinity Custom (lavoro per Karim)







SQUIER Classic powered by AndBad



Prima

Dopo

Riapplicazione Decal previa ricolorazione legno sottostante
Pulizia e sostituzione neck plate

Delta Tone manico e middle, SD Cool Rail al ponte



Di varie altre cose non ho fatto gli scatti, alcune le ho perdute in seguito all'esplosione del mio vecchio Toshiba Satellite, compagno fedele da molti anni, passato oltre con mio sommo disappunto.

to be continued